Tocca al ministro in modo particolare vigilare sull’operato di questi organismi e su tutti i responsabili che, rappresentando l’istruzione, possono trascinare il ministero verso palesi discriminazione e conteziosi che non fanno bene alla scuola. Pertanto, laddove dovessero esistere comportamenti tali che discriminano e ledono le prerogative democratiche dei lavoratori e finanche quello che è stato indicato attraverso documenti del dicastero stesso, allora ci troveremmo al cospetto di una subdola forma di potere che si muove in maniera autonoma e incontrollata e che, nei fatti, rappresenta il peggiore viatico per chi lavora nella scuola e di conseguenza per le famiglie e gli studenti. Non è pensabile che la politica scolastica possa essere delegata a chi agisce nelle convinzione di poter tutto nell’ambito del proprio contesto e non solo. Siamo particolarmente preoccupati. Continua a leggere…