Alla luce di quanto sta avvenendo in merito all’emergenza Coronavirus, che ha colpito la nostra nazione, sovvertendo e mettendo in discussione tutte le nostre consolidate abitudini di vita personali e professionali, occorre rivedere e chiarire le misure relative alla sospensione delle attività didattiche disposte dall’ultimo DPCM, fissate al prossimo 3 aprile. Prendendo in esame tutte le disposizioni, ancor più restrittive delle precedenti, volte a contenere il contagio epidemiologico, appare doveroso, per l’UGL SCUOLA, chiedere a tutti i Dirigenti scolastici nazionali, l’adozione di ogni misura flessibile riguardante i contingenti minimi del personale in carico, che vengono stabiliti nelle, doverose ed obbligatorie, integrazioni delle contrattazioni d’istituto, da improntare di concerto con la RSU. Chiarito il punto fermo da cui non si può prescindere ,ossia il mantenimento delle attività essenziali di tutte quelle istituzioni scolastiche, che non sono oggetto di chiusura ma di sospensione delle attività didattiche, si CHIEDE che vengano adottati criteri ispirati dal buon senso e dall’attenzione dovuta al personale amministrativo ed ausiliario, che, alla luce delle nuove indicazioni governative, DEVE ESSERE TURNATO, onde garantire il funzionamento delle stesse, prevedendo il minor numero possibile di lavoratori in servizio. Limitare la mobilità dei dipendenti, il più possibile, è l’unico strumento utile per arrestare la diffusione di un’epidemia che sta diffondendo il panico tra la popolazione e mietendo contagiati e vittime in continua crescita, per cui ne conviene che, nell’interesse di ogni lavoratore operante nelle scuole, a partire dagli stessi Dirigenti Scolastici ai DSGA, al personale Docente ed ATA, agli addetti alle pulizie, appare necessario che vengano adottate tutte le forme di gestione agile del Lavoro, previste dal CCNL, nei casi di eventi straordinari ed eccezionali, a tutela della salute pubblica.
ORNELLA CUZZUPI, SEGRETARIO NAZIONALE UGL SCUOLA