Occorre innanzitutto far risaltare con tutta la determinazione possibile, l’enorme valore sociale espresso nella quotidianità da docenti, ATA, Dirigenti della scuola. Dare priorità alle loro esigenze, adeguarne il numero così come riconoscere il giusto valore all’impegno profuso, significa dar maggior forza al contrasto di quei fenomeni accapriccianti di discriminazione e violenza nell’ambito giovanile. Eventi che altro non sono che un drammatico fallimento delle istituzioni. I fatti accaduti in queste settimane i cui soggetti sono tutti giovanissimi, danno il senso della necessità di una cultura meno imperniata sui social e più puntata ad elementi quali il rispetto, il lavoro e la responsabilità. La scuola è in prima linea in questa battaglia, ma per esercitare al meglio il compito occorrono uomini, mezzi e strutture adeguate! Continua a leggere…